Ebbene sì, dopo aver abbandonato lo strumento ben 5 anni fa, vuoi perché la situazione col gruppo in cui suonavo mi aveva sfiancato, vuoi perché dovevo concentrarmi sul traguardo più importante, la laurea, qualche tempo fa ho iniziato a chiedermi: ma che cosa mi vieta, oggi, di tornare sui miei passi? Nulla, ed ecco quindi il pargolo, per la felicità del vicinato tutto:

Arrivato la scorsa settimana: sono corso ovviamente a prendere lo stretto necessario per suonare (= le cuffie da studio, per non far esplodere le casse al computer e la testa al vicino cinese) e mi sono sparato qualcosa come 12 ore filate di pratica in un lunedi' casalingo - visto che lavoro da mercoledi' a sabato - che non è mai stato così divertente. Certo, ho le dita consumate fino al polso, ma che importa?
Di certo c'è che, e chi è musicista mi capirà benissimo, solo pochi anni fa sarebbe stato impossibile collegare uno strumento al PC e fare tutto quello che si può fare oggi... Devo solo stare attento a non dimenticarmi di andare a lavorare, insomma, e tutto andrà bene. Sempre che torni a rispettare i miei cicli biologici (sapete, quella cosa come l'alternanza notte/giorno...).
E tra un po', via di jam sessions folk/jazz/blues/metal alcoliche nei pub dublinesi! (sèèèèè...)
PS: il sole che vedete nella foto è quello della California di chi mi ha venduto il basso. Ci eravate cascati, eh?