venerdì 21 dicembre 2007

Merry Christmas!

Domenica mattina parto per l'Italia, dove festeggero` il Natale a dovere... Ma si torna prima di Capodanno, quindi nel frattempo...

BUON NATALE A TUTTI!

giovedì 13 dicembre 2007

Un "piccolo" party natalizio

Venerdi` scorso e' stato il momento del primo party natalizio, organizzato per l'occasione da Google (si', mi sono imboscato grazie all'ingegnera!): giusto per farci stare tutti i pochi impiegati dell'azienda, ognuno dei quali poteva portare una persona con se', Google ha scelto di noleggiare meta' di un posticino come il Croke Park Stadium, lo stadio di Dublino.

Con la cornice del campo illuminato, all'interno degli spalti (al chiuso, ovviamente) hanno montato 2 palchi, 3 bar, catering vari e pure un mini-casino', il tutto a tema James Bond & co, con tanto di colonna sonora originale e caccia agli agenti infiltrati nella folla.

Ma la vera megalomania dei Googler si e' vista in una cosa che vi mostro prendendo in prestito una foto da un altro blog: sul maxi-schermo dello stadio proiettavano i vari loghi speciali del motore di ricerca, tra cui quello di Halloween:


e quello, geniale, in Braille:


Sullo sfondo: le luci della citta'.
Non visibili nelle foto: i Googlers (e non :P) che abusavano dei tagliandi per le birre gratis!

giovedì 6 dicembre 2007

Case, affitti e odissee dublinesi

Dunque, si dà il caso che, a causa del cambio di lavoro (il mio prossimo ufficio si trova esattamente al punto opposto della città rispetto a dove abito ora), mi sia trovato costretto a cercare casa in centro città, la scelta migliore per entrambi (io e Paola): questo non solo perché ci permette di gustarci l'interessante vita dublinese senza fare chilometri ogni volta, ma perché i trasporti pubblici della città sono decisamente peculiari. In sostanza, dal centro vai ovunque, dalla periferia vai solo in centro. Linee pubbliche a raggiera, insomma.

Eggià, non tutto in Irlanda è avanti 10 anni, anzi: se contiamo che non hanno mai fatto una metropolitana "perché non ci hanno mai pensato" (tassista dixit), che le due linee di metrò leggera non si incrociano, che tutta la parte Nord della città è irraggiungibile senza cambiare 3 mezzi, beh, avete un quadro abbastanza preciso della cosa; e sia lodato chi ha inventato i taxi (che qui non costano come il noleggio di una limousine...).

Sta di fatto che mi sono dovuto mettere alla ricerca di un appartamentino decente, a costo non enorme (quello lo si trova solo a Milano), pulito, sicuro... Una missione difficile, ma non impossibile: basta avere tempo e pazienza. Ecco quindi che inizia la ricerca.

Prendo il primo appuntamento, vado a vedere l'appartamento, e subito va alla grande: incontro una francese, attuale affittuaria, che mi mostra un bilocale centralissimo, moderno e quasi di lusso, giusto al limite della spesa che abbiamo stabilito. In più, è disponibile proprio dal periodo che ci serve. Perfetto, lo blocco versando subito una caparra.
Peccato che nello scambio di mail successivo, per le informazioni "tecniche", la tipa mi dice che il padrone ha cambiato idea sul prezzo, dato che i mutui sono cresciuti, l'inflazione anche, ha un'unghia incarnita, gli è apparso l'arcangelo Gabriele preannunciandogli l'imminente maternità... Insomma, mi girano le cosiddette e mi faccio ridare la caparra. Punto e a capo.

Passiamo al secondo: fisso l'appuntamento, sta proprio di fianco al mio attuale ufficio. Entro nello stabile passando in un portone tipo Inferno dantesco, e subito trovo un biglietto da visita nella forma di un knacker (tipico teppistello irlandese) svaccato in terra con l'aria di aver aspirato un fustino di Dixan, attirato da colore e consistenza. Partiamo male. Entro nell'appartamento, un buco simile a un armadio a muro, e due tizie sui 25, un'irlandese e un'americana, praticamente improvvisano uno show: più che la visita a un appartamento è stata una televendita, con queste che mascheravano con risate e battutone un vero e proprio interrogatorio per capire se ero affiliato ad Al Qaeda o potevano ritenermi affidabile. Faccio di tutto per chiudere in fretta e scappo promettendo di farmi sentire presto, senza manco prendere il numero di telefono. Au revoir.

Paola ne va a vedere uno sparato a prezzo decisamente alto, che sull'annuncio metteva foto allettanti (stanze che sembrano enormi, mobilio nuovo e luccicante...). Peccato che si riveli poi essere stretto anche per una sola persona, che Photoshop e una sapiente posizione della macchina fotografica avevano aiutato a mascherare la realtà, e che tutto intorno sia un cantiere aperto notte e giorno. Ecco, magari ci pensiamo, eh? Arrivederci...

Tocca di nuovo a me, e stavolta fisso ben 2 appuntamenti nel raggio di mezz'ora! Vado fiducioso al primo, dove sono accolto da una kapò nazista sopravvissuta alla caduta del Reich, che con aria zuccherosa falsa come Giuda nelle sue migliori performances (aveva appena maltrattato ,di fronte a me, il povero pakistano addetto alle pulizie) mi mostra, in 30 secondi netti, un appartamentino nemmeno malaccio, in un caseggiato non splendido ma passabile... Ma qualcosa non torna. Cerco di isolarlo tra le sue chiacchiere a 200 km/h, e alla fine mi viene in mente. Ma la lavatrice 'ndo sta? "AAAAAAAHHH, quella è in cantina. Comune. Ma costa soli 3 € per lavaggio! Vieni che ti faccio vedere!". Inutile dire che ho dovuto raccogliere la mandibola da terra, prima di scappare a gambe levate.

Alla fine, l'appuntamento immediatamente successivo si rivela quello definitivo: il posto è bello, anche economico, tutto sommato, pulito, bla bla bla, e non ha elettrodomestici sparsi per il quartiere. Ci entro lunedì, chissà mai che in realtà nasconda un allevamento di boa constrictor!

sabato 1 dicembre 2007

Il quarto potere

La stampa irlandese ha un difetto fondamentale, legato direttamente alla natura della nazione: è estremamente provinciale. Per leggere notizie riguardanti la politica estera è meglio cercare giornali inglesi come il Times, che qui viene venduto a prezzo normale, piuttosto che spulciare giornali locali anche "importanti" come l'Independent o l'Irish Times. Questo perché le testate citate si occupano soprattutto dei fatti interni e di sport, sono spesso sensazionaliste e in generale danno l'idea di non avere grande apertura verso il resto del mondo, cosa comune in un Paese che, comunque, dipende culturalmente molto da Gran Bretagna e, indirettamente, USA.

Vi ricorda qualcosa? Sì, i nostri giornaletti italici si comportano allo stesso modo, con la differenza che non ci sono alternative valide. E fanno anche di peggio: se da italiano mi voglio tenere aggiornato sulle notizie fornite sulla nostra stampa lo faccio quasi solo via Internet, visto che qui per esempio il Corriere arriva con un giorno di ritardo (e a prezzo improponibile).

Ecco, peccato che poi mi trovo queste cose (da Corriere.it di oggi, 1 dicembre 2007):


E direte: 'mbè? Mbè, clicco sul link, apro l'articolo e la notizia è questa:


Come dire, sono un attimo confuso. Torno a leggere i risultati del campionato di Hurling sull'Independent, va...