sabato 24 novembre 2007

I folletti lavorano nelle banche irlandesi

Come avevo già accennato in passato, una delle prime cose a cui noi italiani stentiamo a credere, una volta giunti in Irlanda, è la semplicità dei meccanismi bancari. Qui, qualsiasi sia la banca che scegliete per il vostro conto, vi basterà una mezzoretta (spesso anche meno) per aprirlo e compilare le scartoffie necessarie a ricevere una carta Laser (l'equivalente del nostro Bancomat), senza (!!!) alcuna spesa né di apertura né, quando e se verrà il momento, di chiusura del conto stesso. Solo qualche costo di manutenzione annuo, comunque bassissimo e spesso eliminabile se si fa un acquisto tramite carta Laser, e una tassa governativa, sempre annua, di qualche decina di euro. Praticamente, un sogno per chiunque arrivi dalla Penisola.

Ma c'è di meglio! Ieri torno a casa dal lavoro e mi trovo TRE buste da parte della mia banca, la AIB: non mi allarmo, le mandano per avvisare della ricezione di pagamenti sul proprio conto, e io mensilmente ricevo dai miei coinquilini la quota dell'affitto da pagare al landlord. Ma 3?! In effetti forse sono un po' troppe.

Ecco che quindi, una volta aperte, ricevo la strabiliante notizia che aziende inglesi a me sconosciute mi hanno fatto 3 bonifici per un totale di quasi 5.000 €! Non lo nascondo, una volta rinvenuto la mia primissima reazione è stata questa:

Poi i miei neuroni tornano a connettersi, le sinapsi si riaccendono e capisco che, onde evitare la possibile accusa di riciclaggio di denaro del narcotraffico e/o trovarmi sicari davanti a casa, è forse il caso di chiarire il disguido. Perché di disguido si dev'essere trattato: evidentemente hanno assunto alla AIB la sorella della contabile della mia precedente azienda (che, per ERRORE, mi aveva versato uno stipendio doppio!).

Ci vuole poco a risalire ai fatti nudi e crudi: una soffiata [edito: è stata l'ingegnera a farmela, mi mangia vivo se non lo scrivo!] mi avverte infatti di questo articolo, sparato in prima pagina sull'Irish Times:


Una cosuccia da nulla insomma. Beh, giusto se escludete che io ora posseggo i dettagli del conto in banca di tale Matthew Saildiavolochisia. E che qualcun altro ha i miei. Ora che ci penso, fermo restando che sono convinto che l'errore tecnico responsabile di tutto ciò sia stato licenziato con ignominia e giustiziato in sala mensa: qualcuno ha un conto italiano da prestarmi?

giovedì 15 novembre 2007

Sconvolgimenti vari

Dunque, lungo silenzio, in effetti. La cosa è dovuta principalmente al fatto che parecchie cose sono cambiate nel giro di 15 giorni, e mi riferisco soprattutto al lavoro.

Due settimane fa sono infatti stato avvisato che a fine progetto, il 13 del mese, non avrei avuto il contratto rinnovato, per il momento, a causa della scarsità di lavoro: cosa periodica che riguarda sempre i mesi di novembre e dicembre, a quanto pare, e del resto io ero uno degli ormai pochissimi non permanent ad essere ancora in azienda. Mi sono ovviamente dato da fare subito, e tempo una settimana ho ottenuto un contratto (6 mesi, con inizio lunedì 19) nello stesso identico lavoro ma direttamente presso uno dei committenti del mio precedente datore di lavoro, che già mi conosceva per aver fatto qualche settimana presso la loro sede la scorsa estate.

Ma non basta: tempo di ricevere il contratto ed ecco che mi contatta un'altra azienda, una GROSSA azienda, e mi fa la classica offerta che non si può rifiutare... ed eccomi quindi ad iniziare un lavoro, lunedì, con la possibilità di passare altrove già da gennaio. Il che porterà altri sconvolgimenti, ma ne varrà decisamente la pena.

Basta comunque annoiare con le mie vicissitudini lavorative: sempre di lavoro parlo, ma in modo un attimo più divertente. Ecco infatti un clip di South Park che riguarda direttamente Guitar Hero III, il videogioco a cui ho lavorato per tutta l'estate...



Suonate la chitarra? Siete decrepiti!