domenica 22 febbraio 2009

Taglio di capelli 2: quello vero

Giovedi' prendo, esco e vado in cerca di un barbiere sulla via. Abito in una zona piena di piccoli esercizi, e nel viavai quotidiano ho notato nel corso dei mesi almeno 5 botteghe di questo tipo, tutte con gli stessi prezzi.


Decido di andare sul sicuro e mi dirigo dalle polacche da cui ero gia' stato qualche tempo fa: e scopro che la gestione e' cambiata, hanno dipinto tutto di rosa, hanno scritto qualcosa come Boutique pour femmes e hanno reso un po' imbarazzante il mio tentativo di usufruire del loro taglio di capelli.
Poco male, ce ne sono altri li' vicino. Provo i due alla fine della via, uno dirimpetto all'altro, e scopro che hanno alzato (e mica di poco!) i prezzi e che sono pieni di gente da scoppiare. Sono le 17, ho una certa fretta, decido di cercarne uno piu' vicino a casa.

Faccio qualche passo tornando indietro e trovo l'insegna di un barbiere che indica un basement (scantinato, molto usato qui per appartamenti o esercizi commerciali) subito dietro. Uno vale l'altro, mi dico, e scendo gli scalini che portano alla porta d'ingresso. Intravedo qualcuno muoversi dietro ai vetri, apro la porta di legno ed entro.

Non l'avessi mai fatto. Ci siamo solo io e lui, e l'intero shop e' tappezzato sui muri scrostati da poster presi palesemente da giornali per camionisti; gli attrezzi del mestiere sono buttati a caso su mensole, poltrone e lavelli, e il barbiere (che in realta' si presentava come un impiegato dopo 6 pinte al pub) sta pulendo dei pettini sfregandoli tra loro su di un lavandino. Oh boy.

Mentre io rimango un attimo a considerare se riesco a correre fuori senza farmi notare, lui si volta, chiede "Haircut?", vede che esito, alza i pettini, e io mi rassegno. "Yeah, haircut".

La sua frase successiva e' stata: "Mi hai salvato, oggi non e' venuto nessuno!".

Beware, il Barbiere Assassino puo' colpire quando meno ve lo aspettate.

venerdì 6 febbraio 2009

Taglio di capelli? Ci pensa Dublin Bus!

Tagliare i capelli, a Dublino, non costa poi molto: con 6 euro un ometto se la cava, dry cut e via. Ma se proprio vogliamo andare sull'economicissimo, perche' non chiedere alla compagnia locale dei bus?

Dublin Bus ha infatti inaugurato oggi il nuovo servizio "taglio con tariffa urbana": sali, paghi 1.15 € (la tariffa minima), passi per il centro et voila', il taglio e' fatto. Oddio, magari bisogna stare attenti che insieme al tetto dell'autobus e ai capelli in eccesso, i rami pendenti non portino via direttamente qualche testa...

Ecco il risultato di un bel ramo basso in Amiens Street, centro/nord della citta' (foto scattate da una collega francese):


(Notare il povero autista accasciato sugli scalini, l'hanno poi ricoverato sotto shock). Ed ecco invece che fine ha fatto il tetto del doubledecker:



Chi va per primo? Io da domani giuro che mi siedo al piano basso.

martedì 3 febbraio 2009

Snow on Ireland: ed e' subito casino

Ti pareva che venivano due fiocchi di neve e si bloccava tutto?

Dopo l'alluvione dell'agosto 2008 - la citta' intera bloccata, mi ero fatto a piedi da Blanchardstown al centro arrivando alle 22 dal lavoro (15 KM!!!!) - sono bastate poche ore di neve, un totale di 5 cm, e addio al traffico della capitale meno organizzata d'Europa, quanto a eventi climatici. Vedi foto sotto.


In azienda ci hanno fatto uscire 20 minuti prima, alle 18.10, e appena fuori dal parcheggio ecco che inizia la coda di auto da cui fuoriescono variopinte bestemmie: erano quelli che finivano alle 16.30, bloccati da due ore. E' bello imparare nuove imprecazioni in un ambiente multiculturale.

Solo due ore per tornare a casa questa volta: per disperazione io e un paio di colleghi ci siamo infilati in un bus A CASO (sapevamo solo che passava dal centro), che e' andato a passo d'uomo per chilometri e chilometri prima di prendere un attimo di ritmo. Ma eravamo al caldo, e un sentito ringraziamento va al driver, che si prodigava di indicazioni e suggerimenti come nemmeno Bertolaso e i suoi uomini durante i terremoti.

Perlomeno c'e' qualcuno che si diverte, sulle colline dove abitavo ormai piu' di un anno fa...


PS: oggi l'Independent (da cui ho preso le foto) titola "Snow brings chaos, absenteeism and fun". E ho detto tutto!

domenica 1 febbraio 2009

E ora ripensiamo all'Europa

Un sondaggio privato evidenzia oggi che il 58% degli irlandesi sarebbe ora favorevole alla ratifica del Trattato di Lisbona, clamorosamente bocciato non molti mesi orsono. Si sa, la crisi economica qui si e' fatta sentire (vedi post sull'articolo del Corriere riguardante Limerick), c'e' stato anche il disastro del maiale alla diossina (con relativo danno monetario) e la gente inizia ad essere piu' favorevole alla cosa.


La realta' e' che la paura di un aumento delle tasse - non del tutto ingiustificata, diciamolo - e di conformarsi a leggi estranee alla natura irlandese (soprattutto in termini militari - l'Irlanda e' neutrale da sempre, Prima Guerra Mondiale esclusa) aveva fatto molto, ma si sta ora dissipando di fronte al terrore di affondare nella poverta pre-boom economico.

Paroloni per dire: hanno una fifa verde, e stanno iniziando a pensare di avere sbagliato. Non del tutto a torto, per quante riserve io abbia verso il mostro UE.